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Contatti - Logistica Portuale L.P. s.r.l

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Logistica Portuale L.P. SRL

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Il porto di Napoli

Bollettino mensile del porto del dicembre 1930 -Logistica Portuale L.P. s.r.l.

Ieri
La fondazione del Porto di Napoli si colloca tra il VII e il VI sec. a.C. quando una colonia calcidese, provenendo da cuma, si stanziava nel gonfo dando vita a due centri marittimi: Palaeapolis (città vecchia) e Neapolis (città nuova). 
Anche se vissero separatamente per lungo tempo, le due città avevano una vita e un' attività comune basata su un traffico fiorentissimo. 
L'influenza ateniese rese il porto della città uno dei più importanti del Mediterraneo, producendo uno sviluppo urbanistico che rimase immutato sino alla metà del I secolo a. C.. 
I due centri si unificarono solo a seguito della guerra sannitica del 341 a.C., quando entrarono a far parte della "comunità romana" diventando un alleato di

Roma, carente di flotte sia da carico che da guerra, fornendole l'equipaggiamneto necessario. Durante la guerra civile dell' 87 a.C., il porto di Napoli fu occupato dal vincitore Silla che distrusse tutta la flotta, con la conseguente perdita del primato marittimo e dell' ascesa di Pozzuoli che divenne porto di Roma. Sotto l'Impero romano, ci fu una lieve ripresa nei traffici grazie allo sviluppo di manifatture soprattutto nel settore della lavorazione artistica e di lusso.
Ma con la caduta di Roma e le invasioni barbariche crollarono anche queste attività, fino a quando il ritorno del dominio bizantino riportò intense attività di traffico. 

Sotto la dominazione normanna, il porto conobbe un periodo di grande splendore, diventando uno degli empori più prosperi del mondo, al punto che Napoli fu l'unica fra le città marittime italiane ad entrare, nel 1164, nella Lega Anseatica. 

Con l’avvento degli Angioini, nella seconda metà del 1200, soprattutto sotto il regno di Carlo I d’Angiò, il porto si ampliò, si arricchì di nuovi edifici e Napoli divenne la più popolosa e la più ammirata d’Europa, anche se cominciava a farsi sentire la concorrenza del porto di Genova. 
La navigazione divenne molto più intensa e il porto si arricchi di magazzini, depositi, fabbriche sotto la dominazione aragonese ( 1400). 

Durante dominazione spagnola, Napoli conobbe ancora un periodo di decadimento dal punto di vista economico a causa, anche se solo di riflesso dei traffici della Spagna e soprattutto per il malgoverno dei Viceré. Bisogna attendere la venuta nel 1734 di Carlo Borbone per riportare Napoli ad un periodo aureo, durante il quale le iniziative manifatturiere ed i traffici aumentarono notevolemente portando la città ad una grande crescita nel campo del traffico marittimo. 

L’Unità d’Italia invece segnò negativamente la storia del porto, che vide diminuire i suoi traffici e ridurre le sue attività fino ad essere di cinque volte inferiore rispetto a quello di Genova e di Venezia. 
E a partire dal 1861 iniziò il declino, che durò sino ai primi del '900, quando, grazie all’impegno profuso da Francesco Saverio Nitti e dall’Ammiraglio Augusto Witting, avviene finalmente la ripresa. 

Il Fascismo arricchì Napoli di nuove infrastrutture e di nuovi edifici come la Stazione Marittima, facendo diventare il porto un collegamento con i possedimenti coloniali. 

Oggi
Traffico crocieristico 
Il porto è il primo in assoluto per numero di passeggeri totali ed il secondo in Italia dopo il porto di Civitavecchia per numero di croceristi insieme al porto di Venezia. 
Il traffico crocieristico è incentrato per la maggior parte nei due moli più importanti: il Molo Angioino, destinato all'approdo delle navi da crociera, con la famosa Stazione Marittima (la più grande del mondo con i suoi 12 km quadrati di superficie e i 10 approdi per navi di grande e medio tonnellaggio) e il Molo Beverello, dove attraccano i traghetti e gli aliscafi che collegano Napoli con le isole del Golfo. 

Merci 
Il porto di Napoli è tra i maggiori anche come traffico merci con oltre 22 milioni di tonnellate di merci e circa 440.000 container nel 2005. 
Il traffico contenitori, in particolare, è negli ultimi anni cresciuto in maniera tale da farlo diventare uno dei punti di forza dell'economia portuale partenopea. 

Short Sea Shipping 
Il Porto di Napoli ha anche effettuato importanti investimenti nell'ambito del progetto Autostrade del Mare .
Il 26 giugno 2004 è stato attivato un servizio ro-ro tra il porto di Napoli e la città di Nador, in Marocco.